di Aureliano Delisi
Dopo il successo della sua Aulularia, il CTU torna a lavorare sul teatro plautino viaggiando tra il rigore scientifico e la libertà dell'invenzione scenica: amori contrastati, generazioni che si scontrano tra scherzi e trappole per scatenare tutto il Comico che si può. In scena una compagnia unica nel suo genere, formata da teatranti di mestiere e studenti universitari. Plauto vive!
PIAZZETTA LUCIO PISONE
21:15
La vita di Artemisia Gentileschi narrata da sé medesima.
Una pièce che racconta i trionfi, le sconfitte e la lotta dell’artista contro un sistema che la vorrebbe a casa ai fornelli, ad accudire la figlia, e che narra la sua ribellione al sistema attraverso la pittura, andando oltre ogni abisso di violenza subita per salire nel paradiso dell’Arte. Una risposta che risplende della vittoria femminile in un mondo governato da uomini.
PIAZZETTA LUCIO PISONE
21:15
Giovanni Scifoni porta in scena un monologo intenso e visionario su San Francesco, reinterpretato come una pop star del Medioevo. Con musiche antiche dal vivo, lo spettacolo fonde teatro, spiritualità e comicità, ripercorrendo la vita del santo come artista e performer rivoluzionario. Un viaggio poetico tra la predica ai porci e il Cantico delle creature, fino al confronto con la morte. Un racconto potente che unisce sacro, profano e riflessione esistenziale.
Arena Plautina
21:15
Quando si resta nell’oscurità conviene fermarsi e tendere l'orecchio per ascoltare. Ed ecco affiorare storie personali e storie antiche. Tra queste la tragedia più greca e più cieca che esista: Edipo. Una vicenda che fa calare il buio sui misfatti, dove il protagonista si acceca e due fratelli si fan guerra accecati dall'odio, mentre l'unico a vederci chiaro è Tiresia, il veggente cieco.
PIAZZETTA LUCIO PISONE
21:15
PIAZZETTA LUCIO PISONE
21:15
di Tito Maccio Plauto
Quante volte pensiamo di aver di fronte qualcuno ed invece abbiamo di fronte qualcun altro sbagliando le nostre valutazioni? O viceversa: quanto spesso non siamo all’altezza dei ruoli che gli altri ci danno?
Questo ormai accade tanto nella vita vera, quella di tutti i giorni, quanto (se non soprattutto) in quella digitale, quella dei social.
ARENA PLAUTINA
21:15
PIAZZETTA LUCIO PISONE
21:15
di William Shakespeare
Antipatica, intransigente, sboccata e integralista. Questa è Caterina, la bisbetica domata.
Caterina vorrebbe riscrivere le regole, dire di no a madre e sposo canaglia: gliela fanno pagare. L’umiliazione è totale.
Da un lato della scena si ride, ci si traveste, ci si manda baci e dichiarazione d'amore, dall'altro si esercita solo violenza. Il peggio accade quando la porta si chiude e noi non vediamo più. Là dietro non arriva nessun principe azzurro che ti salva: di Caterina, quella ragazza tutto pepe e rivolta, che sognava l’amore, non c'è più traccia.
ARENA PLAUTINA
21:15
traduzione in lingua romagnola di Aldo Spallicci dallo Pseudolo di Plauto
Trapulòn è una commedia che s’intreccia in modo solido, pur senza gravità, indagando la lingua volgare dei luoghi nei quali Plauto nacque, grazie anche al supporto delle musiche di scena composte da Francesco Balilla Pratella nel 1947.
Il progetto proposto e realizzato dalla Bottega del Teatro è, quindi, un evento unico e di importanza nazionale.
ARENA PLAUTINA
21:15
ARENA PLAUTINA
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di Marilù Oliva
L’Odissea delle donne è uno spettacolo tratto dal romanzo di Marilù Oliva, “L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre” (2020), una riscrittura del celebre poema omerico divenuta best-seller, narrato dal punto di vista delle donne che si imbatterono nell'eroe
ARENA PLAUTINA
21:15
di Ben Jonson
Scritta da Ben Jonson nel 1606, e portata in scena lo stesso anno al Globe Theatre di Londra, la commedia è un grande classico del teatro inglese e rappresenta il capolavoro di un autore che insieme a Shakespeare e a Marlowe ha dato vita al periodo di maggiore splendore del teatro britannico: il teatro elisabettiano.
ARENA PLAUTINA
21:15
di Euripide
Vicenda cupa e angosciosa dal finale solo apparentemente lieto, questa tragedia è una delle più riuscite prove drammaturgiche di Euripide. Qui, ancor più che nell’I"figenia in Aulide", emerge in maniera potente la convenzionalità del "deus ex machina" euripideo, l’insufficienza degli dèi olimpici e la solitudine dell’uomo, abbandonato alle sue scelte e alla sua coscienza.
ARENA PLAUTINA
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ARENA PLAUTINA
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