
-
9
Agosto
- Ora: 21:30
- Luogo: Arena Plautina
- Acquista i biglietti

I GEMELLI
da Plauto e Goldoni
Spettacolo audiodescritto per il
pubblico non vedente e ipovedente
presentano
I GEMELLI
da PLAUTO e GOLDONI
Drammaturgia di Carlo Boso, da “I menecmi “di Plauto e “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni
Con
Michele Pagliaroni, Emanuele Contadini, Alessandro Blasioli, Zelia Pelacani Catalano, Erika Giacalone
Costumi Sonja Signoretti
Combattimenti Federico Diust
Coreografie Karine Gonzalez
Regia
Carlo Boso
Dopo il successo di Otello – Tragicommedia dell’Arte si rinnova la collaborazione tra il Centro Teatrale dell’Università di Urbino (CTU Cesare Questa) e Compagnie romantica con questa originale edizione del capolavoro dell’equivoco goldoniano, nella riscrittura di Carlo Boso, maestro della Commedia dell’Arte.
I GEMELLI di Compagnie Romantica e CTU Cesare Questa è una vera e propria macchina della risata.
SINOSSI
Zanetto, ricco e sciocco allevatore bergamasco, arriva a Venezia accompagnato dal fedele servo Spazzola per incontrarsi con la sua futura sposa, la giovane Rosaura, figlia di Pantalone e affidata alle cure di Pancrazio, oscuro precettore di Carmela, sua amorevole fantesca. Zanetto ha un fratello gemello, Tonino, che è cresciuto a Venezia e che si distingue da lui perché dotato di grande intelligenza e fascino. Il caso vuole che nello stesso periodo anche Tonino si trovi a Venezia – in fuga in seguito ad un tragico incidente – per incontrarsi con la sua amata Beatrice, affidata alle cure dell’amico Florindo. Nel frattempo anche il terribile Capitano Lelio della Scala Grande si è messo sulle tracce della bella Beatrice, determinato ad entrare nelle sue grazie.
Una serie di coincidenze ed equivoci dà luogo ad appassionanti scambi fra i due gemelli Zanetto e Tonino, che si ritrovano al centro di peripezie e fraintendimenti che condurranno ad un finale spettacolare.
INTENZIONI
Gli strali della crisi pandemica hanno contribuito a isolare e portare in superficie importanti questioni intorno alle forme e ai modi del fare teatro. I luoghi del teatro, in particolare, sono stati al centro del dibattito e sembra emergere in maniera sempre più evidente la necessità di ripensare gli spazi dell’incontro comunitario intorno all’atto teatrale. Lo spettacolo vuole mettere il concetto di Piazza al centro di una poetica condivisa; la Piazza come luogo antico e moderno dell’incontro umano e teatrale. Si opera così una trasfigurazione del palcoscenico dei nostri teatri che da luogo chiuso e limitato si trasforma in un nuovo spazio di incontro, senza limiti e divisioni, nemmeno tra attori e pubblico.
La lezione dei Comici dell’Arte è il faro di questa ricerca legata all’esperienza del Maestro Carlo Boso: la Piazza risuona solo del proprio linguaggio, legato all’economia del gesto attorale, al rapporto diretto con lo spettatore, al gusto per l’animazione e per il gioco teatrale. I codici della Commedia dell’Arte -in particolare la maschera – contribuiscono a mettere la compagnia in un nuovo rapporto dialogico con lo spettatore, immediato e diretto, libero e al contempo rigoroso.
La scelta è caduta sul celebre testo di Goldoni proprio allo scopo di portare in superficie alcune ispirazioni del suo teatro, legate soprattutto alla farsa plautina, in una sorta di invito (contro)riformista a riportare la Piazza nei nostri teatri.
NOTE DI REGIA
Nello scrivere e dirigere l’opera teatrale I GEMELLI ho voluto dar vita, in accordo con gli interpreti, ad uno spettacolo che si posizionasse – per meglio potersi integrare – tra il teatro popolare praticato da Plauto, la Commedia dell’Arte (che tanto ha contribuito a rendere famoso il teatro italiano nel mondo) e il teatro borghese, tipico della riforma avviata da Carlo Goldoni. Un’opera eminentemente popolare dunque, che fa riferimento ai Menecmi di Plauto, agli scenari rinascimentali di Commedia dell’Arte e a I due gemelli veneziani di goldoniana memoria. L’obbiettivo che ci siamo prefissi è di dar luogo a una performance teatrale destinata a divertire e a suscitare una riflessione sui vari casi della vita, destinata ad un pubblico di ogni età, estrazione sociale ed etnia.
Canti, danze, lazzi, combattimenti scenici e l’uso delle maschere di Commedia dell’Arte caratterizzano questa originale edizione de I GEMELLI interpretata con maestria e brio dagli attori della Compagnie Romantica e del CTU Cesare Questa. Nella sua versione estiva, destinata agli spazi aperti, la rappresentazione dell’opera avviene su di un palco di Commedia dell’Arte per potersi meglio integrare al tessuto urbano di città, quartieri, paesi, villaggi e piazze di ogni dove.
L’intento è di realizzare uno spettacolo per tutti, alla portata di tutti, per il più grande piacere di tutti.
Evviva il Teatro ritrovato!
Carlo Boso
Dicono de I GEMELLI
“La compagnia supera e si accontenta, allo stesso tempo, del concetto di maschera, dei limiti del corpo e di quelli della menzogna, viaggiando tra il tempo goldoniano e quello della burla disincantata del contemporaneo. E, al di là dei meriti di Boso e della sua compagnia, sorprende come, ancora una volta, il furore di chi guarda dalla piazza sia in grado di riportarci indietro di cento, duecento, trecento anni, oltre le pandemie, verso sensazioni che non abbiamo mai provato se non quando ne abbiamo letto, dritti dritti in odore d’emozione e di nostalgie romanzate. Retorica? Forse. Avercene, però, di sensazioni così.”
Giuseppe Paternò di Raddusa, CULTWEEK